Mike Myers (l’assassino, non il comico) era un povero ragazzo con qualche problema al cervello, che lo ha portato a commettere qualche trascurabile errore come quello di uccidere la sorella e finire internato in un ospedale psichiatrico. Ma Mike vuole solo giocare, e infatti, ogni notte di Halloween, indossa il suo costume migliore per andare in cerca di altri bambini con cui divertirsi. Certo, la sua idea di divertimento è un po’ diversa da quella della gente normale, e infatti Myers è “solo” l’assassino più famoso della storia del cinema o quasi, con dieci film a lui dedicati, diversi romanzi e fumetti e addirittura un film su di lui in cui lui non compare (Halloween III: Il signore della notte).
Unica nota stonata in questa sequela infinita di film è il remake a opera di Rob Zombie, datato 2007, nel quale il povero Mike Myers, da killer psicotico e iperviolento, viene trasformato in un ragazzino frignone con problemi di identità. Va bene l’approfondimento psicologico, ma un po’ di rispetto no?
© RIPRODUZIONE RISERVATA